Terre del Perugino

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DA NON PERDERE

CITTÀ DELLA PIEVE

1. Affresco “Adorazione dei Magi” (1504) del Perugino nell’Oratorio di Santa Maria dei Bianchi

Dipinto nel 1504 per volere della Compagnia dei Bianchi, l’Adorazione dei Magi è uno dei capolavori del Perugino e del Rinascimento italiano. Ammirandolo si viene catturati dall’uso sapiente dei colori, dalla grazia e dall’eleganza delle forme, tutti elementi che fecero del Perugino uno dei più grandi Maestri della sua epoca. 

2. Museo Civico-Diocesano di Santa Maria dei Servi

Lo scrigno di tesori di Città della Pieve dove si conserva una delle ultime opere del Perugino, la “Deposizione dalla Croce” del 1517, una collezione di pale d’altare del XVII e XVIII secolo provenienti dalla diocesi e i reperti etruschi della tomba ellenistica di San Donnino, scoperta nel 2015, con le sue urne cinerarie e sarcofagi.

3. Palazzo della Corgna

Residenza privata dei Marchesi Ascanio e Fulvio della Corgna, Signori di Città della Pieve, Castiglione del Lago e del Chiugi perugino, nipoti di Papa Giulio III del Monte. Gli ambienti finemente affrescati sono un viaggio alla scoperta del manierismo italiano di Pomarancio e Salvio Savini.

4. Centro di cultura fotografica “Forno Bassini”

Ricavato all’interno dei locali del Vecchio Forno Bassini, sapientemente restaurato, il Centro di Cultura Fotografica promuove la cultura fotografica e l’identità territoriale. I suoi ambienti si connotano come centro di aggregazione e convivialità da un lato e dall’altra come spazi espositivi, laboratoriali con una ricca biblioteca tematica e un bookshop.

(photo credit: Art Tribune)

5. Cattedrale dei Santi Gervasio e Protasio

Cuore di Città della Pieve, la Cattedrale sorge al centro della città nello stesso luogo dove sorgeva l’antica pieve da cui tutto ebbe origine tra VII e VIII sec. d.C. Di gusto barocco, ospita due pale d’altare del Perugino, “Madonna in Gloria e Santi” e “Battesimo di Cristo”, ed opere di autori manieristi.

6. Affresco “Crocifissione” della bottega del Pellicciaio (XIV sec.) nell’Oratorio di San Bartolomeo

L’unico affresco trecentesco visibile in città è detto anche “Pianto degli Angeli”. Sua caratteristica peculiare è il colore del cielo che, ossidandosi, da azzurro è virato verso il color rame, conferendo al dipinto un fascino tutto particolare.

7. Vicolo Baciadonne

Una lite tra confinanti ha dato vita ad uno dei vicoli più stretti d’Italia che la malizia popolare ha chiamato, poi, Vicolo Baciadonne, largo meno di 70 cm nella sua parte più stretta.

8. Terrazza panoramica sulla Val di Chiana presso la Chiesa di San Pietro

Di nuova installazione, la terrazza con il suo parapetto in vetro permette di affacciarsi a strapiombo sulla Val di Chiana ammirando il panorama toscano ed umbro con un solo colpo d’occhio. Consigliata una visita nell’orario del tramonto. Accanto alla passerella si trova la Chiesa di San Pietro dove si conserva l’affresco del Perugino “Sant’Antonio Abate, tra i Santi Marcellino e Pietro l’Eremita”.

9. Passeggiata tra vicoli, piazze e panorami

Palazzi nobiliari, piazzette che si aprono all’improvviso al termine di un vicolo, archetti e portoni storici, scorci panoramici. Non si può lasciare Città della Pieve senza essersi persi nel suo centro storico.

10. Spazio Kossuth

Collezione permanente dell’artista contemporaneo Wolfgang Alexander Kossuth (1947-2008), che si rinnova ogni anno attingendo dalla sua vasta produzione caratterizzata principalmente da sculture in resina o bronzo.