Terre del Perugino

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LA STORIA

MAGIONE

Ubicato sul fianco di un colle, a 292 metri sul livello del mare, Magione sembra dominare la pianura sottostante. Luogo frequentato fin dall’antichità, come testimoniano i numerosi ritrovamenti etruschi, vide l’origine del suo nucleo abitativo all’indomani dell’avvento del cristianesimo, con l’insediamento di Carpina, successivamente Pian di Carpine. Con questo nome era noto, infatti, Magione nel medioevo, intorno al quale erano presenti piccoli nuclei abitati sparsi. Il villaggio principale di Pian di Carpine subì un forte sviluppo dopo l’arrivo nel XII secolo dei Cavalieri Gerosolimitani, Cavalieri di Malta, che edificarono un ospedale da identificare nell’attuale castello dei cavalieri di Malta detto «La Badia».

Alla metà del ‘200 sorsero aspre tensioni tra i Cavalieri Gerosolimitani e gli abitanti del luogo a cui erano asserviti, che sfociarono nella ribellione dei servi della gleba locali. Questa rivolta, supportata da Perugia, vide la nascita del castello di Montecolognola, che comportò la marginalizzazione di Pian di Carpine, cosa che durò fino all’età moderna.

Nonostante ciò, la posizione di Magione sull’importante asse viario tra Perugia e Cortona lo connotò come punto di snodo commerciale. Già a partire dal XIV secolo, infatti, furono costruiti alberghi ed un’osteria. Oltre alle attività di accoglienza, erano presenti numerosi mulini e fucine di fabbri.

Fino al XIX secolo, il centro abitato di Magione, compreso tra la torre dei Lambardi e il castello dei Cavalieri di Malta, non ha subito grandi trasformazioni ma la realizzazione della strada statale tra Perugia e la Toscana costruita alla fine del XIX secolo ha innescato uno sviluppo esponenziale, che è proseguito soprattutto nel secondo dopoguerra.

L’origine del nome moderno di questo luogo, Magione, è ricollegabile alla struttura ospedaliera gerosolimitana che nei documenti medievali è indicata come fortilitium mansionis domus S. Iohannis in villa Plani Carpini, e talvolta anche con il nome Magione.

SAN FELICIANO
Ubicato sulle rive del Trasimeno, San Feliciano è uno degli insediamenti più importanti e più frequentati del lago, anche per via della presenza del molo da cui partono i battelli per Isola Polvese. Le sue origini sono molto antiche e ciò è ampiamente testimoniato dal rinvenimento di reperti archeologici rinvenuti durante lavori di dragaggio nella zona prospiciente l’attuale abitato e nell’area a ridosso dello stesso.

L’attestazione più antica di San Feliciano è in un documento del XIII secolo. Nel corso del Medioevo la piccola comunità subì numerosi assalti da parte delle compagnie di ventura e degli eserciti che attraversavano l’Italia in quel periodo.

La sua storia fu legata sempre a quella dell’Isola Polvese, poiché ne costituiva uno dei principali punti di riferimento sulla terra ferma.
In epoca moderna il numero degli abitanti di questo insediamento è andato lentamente aumentando, anche dietro il progressivo spopolamento dell’isola. La sua economia basata da sempre sulla pesca, nel corso del ‘900 fu affiancata a quella basata sul turismo che trasformò l’insediamento in uno dei più frequentati del Lago Trasimeno.