Quando si osserva un’opera del Perugino quello che colpisce, al di là della bellezza dei colori e delle composizioni, è l’imponenza e l’ariosità dei suoi panorami. Per la loro perfezione e il loro potere evocativo talvolta viene da chiedersi se siano davvero ispirati a paesaggi reali o se invece siano solo frutto della sua fantasia.
Gli storici dell’arte confermano la prima soluzione: Perugino trasse ispirazione da veri paesaggi che idealizzò e rese immortali nei suoi capolavori. Ma quali sono questi paesaggi? Dove si può trovare un’ampia vallata, colline verdeggianti, scarpate scoscese, calanchi, boschetti e piccoli paesi, strade, fiumi, torrenti e specchi d’acqua? Proprio nella sua terra natia, nelle terre umbre d’Occidente a cavallo tra la Valle del Lago Trasimeno e la Val di Chiana, raccolte oggi sotto il nome di Terre del Perugino.
I panorami idealizzati di Città della Pieve, Panicale e Paciano, grazie al Perugino sono diventati famosi in tutto il mondo, facendo diventare il pittore pievese il primo a fare del marketing territoriale, diremmo oggi. Grazie alle sue opere, le Terre del Perugino sono diventate fonte di ispirazione anche per i suoi allievi e per tutti coloro che seguirono la sua “maniera”, contribuendo ad amplificare la diffusione della loro bellezza.
Il territorio era entrato così profondamente negli occhi del Perugino che dovendo creare scenari serafici e idilliaci per le sue delicate composizioni, non poté far altro che lasciarsi ispirare dall’ambiente a lui caro che conosceva alla perfezione fin dall’infanzia.
Possiamo immaginarcelo intento in passeggiate con la moglie Chiara Fancelli o in viaggio verso Roma, verso Firenze o verso Perugia per qualche committenza, ammirare la bellezza di questi paesaggi luminosi e pieni di colori vividi, come l’azzurro intenso del cielo nelle fredde giornate d’inverno, gli arancioni dei tramonti, tutte le tonalità del verde delle campagne o il turchese delle acque del Lago nelle giornate estive.
Nonostante il passare dei secoli, il progresso e l’apertura di nuove vie di comunicazione, questi luoghi ancora mostrano l’antico fascino che ispirò il Perugino e mantengono ancora il loro aspetto di giardino lussureggiante.
Vedere per credere! Per ritrovare i panorami del Perugino basta affacciarsi dai numerosi belvedere di Città della Pieve per ammirare la Val di Chiana con le sue colline e i suoi borghi tra Umbria e Toscana, o recarsi a San Litardo, frazione pievese, per scorgere il Lago Trasimeno. Oppure per vedere il Lago Trasimeno è sufficiente spostarsi a Panicale e affacciarsi dalla Piazza del Podestà (il punto panoramico più alto del paese), da Piazza Regina Margherita oppure da Via del Belvedere, lungo la quale sono poste anche delle panchine ombrose dove sedersi e contemplare il panorama. Da Paciano, infine, è possibile ammirare uno scorcio del lago dal giardino interno di Palazzo Baldeschi o transitando lungo la strada che collega il paese e Panicale.
Vi aspettiamo nelle Terre del Perugino!