Terre del Perugino

Personaggi | Anita Belleschi Grifoni: la Sorannita e il ricamo su tulle

Tra i personaggi che danno lustro alle Terre del Perugino troviamo anche Anita Belleschi Grifoni, la fondatrice dell’Ars Panicalensis a cui è dedicato il Museo del Tulle di Panicale.
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Anita Belleschi Grifoni (www.arspanicalensis.com)

Anita nacque a Panicale nel 1889, e dopo aver perso la madre in giovane età, entrò all’Istituto del Sacro Cuore di Gesù di Città della Pieve. Qui ricevette una rigorosa educazione ma imparò anche all’arte del ricamo, elemento fondamentale del bagaglio culturale femminile dell’epoca.

Grazie ai contatti con la Contessa Barbino di Lemura, Anita si occupò del restauro di raffinati tessuti francesi e veneziani, ed in questo modo poté approfondire l’arte del ricamo. Questa esperienza le permise di trovare ispirazione per creare qualcosa di unico nel territorio, una scuola di ricamo, attingendo a piene mani dal repertorio ecclesiastico delle chiese di Panicale. Tra queste trovò grande ispirazione soprattutto dai ricami della Collegiata di San Michele Arcangelo e dai tessuti delle monache del Collegio delle Vergini di Panicale, che lasciarono un importante patrimonio di arredi sacri ricamati.

La Belleschi Grifoni, però, aggiunse qualcosa di suo a questa produzione rielaborando i motivi e semplificando i punti. Inoltre, era così fortemente convinta delle potenzialità economiche e sociali di questa tradizionale arte femminile, che associò alla scuola anche un marchio Ars Panicalensis.

A partire dal 1936 l’azienda/scuola entrò a far parte dell’ENAPI (Ente nazionale per l’artigianato e le piccole industrie) e questo portò a numerosi contatti con artisti che crearono per Anita disegni e modelli da ricamare, visibili oggi al museo.

La fama del marchio crebbe grazie all’intraprendenza di Anita, ma anche grazie al costo contenuto dei prodotti. Questo fece sì che il ricamo panicalese divenne celebre tra la nobiltà e l’alta borghesia italiana della prima metà del Novecento. Tra i clienti più noti troviamo Casa Savoia e i principi Torlonia.

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La signora Belleschi Grifoni con alcune allieve (www.arspanicalensis.com)

Anita Belleschi Grifoni, inoltre, fece anche promozione sociale, poiché lo scopo ultimo della scuola era permettere alle donne una propria indipendenza economica e una personale realizzazione attraverso la vendita dei loro prodotti ricamati.

In quel periodo l’arte del ricamo era diventata una vera e propria mania a Panicale. Passeggiando per il borgo, infatti, non sarebbe stato difficile imbattersi in gruppetti di donne, giovani e meno giovani, sedute fuori dagli usci intente a ricamare.

La Sorannita, come la chiamavano in paese, pagava tutti i lavori che riceveva, anche quando non erano di suo gusto, mentre i lavori più grandi e belli, come tovaglie, stole, veli ecc, amava farli esporre nel borgo.

Con la morte di Anita Belleschi Grifoni, avvenuta nel 1978, la scuola Ars Panicalensis fu definitivamente chiusa ma la sua eredità sarà portata nel XXI secolo da numerose ricamatrici riunite in associazioni. E da Fili in Trama, l’evento tematico internazionale che vede giungere a Panicale ricamatrici dall’Italia e dall’estero.